mercoledì 31 gennaio 2018

DOMINO LETTERARIO | RECENSIONE | "The Paper Magician" di Charlie N. Holmberg

Buongiorno lettori! Bentornati, come faccio ormai da mesi amo arrivare a fine mese con una recensione speciale, ossia quella del Domino Letterario, un'iniziativa che prevede una catena di recensioni da parte di vari blog. Questo mese ho scelto di partecipare con The Paper Magician, dell'autrice americana Charlie Holmberg. Ecco qui la recensione!


The Paper Magician
di Charlie N. Holmberg
Ed: Fanucci - 219 pagine
Ebook4.99 euro - Copertina rigida: 14.90 euro

Ceony Twill, giovane e talentuosa allieva dell’accademia di magia Tagis Praff, sta finalmente per cominciare l'apprendistato che la legherà per tutta la vita all'elemento magico che ha sempre desiderato. Eppure, contrariamente a quanto sognava, il suo destino non sarà scritto nel metallo ma sulla carta. Tra fogli che si animano dando vita a personaggi incredibili e storie fantastiche che la lasceranno a bocca aperta, toccherà allo stravagante mago Emery Thane convincerla delle qualità straordinarie di un elemento così delicato e allo stesso tempo prodigioso. Così, quando Lira, malvagia praticante di arti magiche proibite, priverà il maestro del suo cuore, Ceony per tenerlo in vita gliene confezionerà uno di carta, per poi volare sulle ali di un enorme aeroplanino all'inseguimento della perfida maga, verso un'avventura che porterà alla luce i ricordi più lontani e i segreti più taciuti, nascosti nellangolo più remoto dell’anima.
Meraviglioso!

Io ho amato questo libro dalla prima all'ultima pagina. Con questa frase si potrebbe anche chiudere la recensione, perché cosa si può aggiungere a un libro che ha già tutto? Mi rendo conto però che non basta, non viviamo in un mondo in cui la telepatia piove dal cielo perciò direi che devo spiegarmi meglio!

Cominciamo con il dire che io A D O R O i libri che parlano di magia. Non importa come viene proposta, io semplicemente la amo tanto quando Olaf ama l'estate.


Scendendo nello specifico, qui la magia è legata ai materiali: non gli elementi naturali come l'aria, l'acqua o il fuoco, ma i materiali artificiali, come la gomma, la plastica, il vetro e... la carta, appunto. Non è magnifico? Si tratta di un'idea che francamente non mi sarebbe mai venuta in mente e che non ho ancora trovato da nessuna parte. Tutti noi sappiamo come sia difficile reinventare la magia dopo Harry Potter e la Holmberg ce l'ha fatta ampiamente. Inoltre, la magia nel mondo di The Paper Magician è conosciuta da tutti (niente Babbani, qui, al massimo dei Maghinò) e praticata a piacimento: di fatto, diventare maghi è una scelta ed è qualcosa che si può imparare, pur considerando che, come in tutte le cose, c'è chi è più dotato e chi è meno capace. Si tratta quindi di un'ambientazione che ho adorato, diversa da quelle viste fino ad ora e della quale sono assolutamente entusiasta.

Riguardo i personaggi, avrei forse lavorato meglio sulla caratterizzazione della protagonista, Ceony, ma c'è da dire che essendo The Paper Magician il primo volume di una serie voglio concludere la lettura prima di dare un giudizio affrettato. Riguardo gli altri, l'intero romanzo indaga l'interiorità e la storia di Emery Thane. E come non innamorarsi di Emery? Era da tanto, tanto tempo che non mi innamoravo seriamente di un personaggio di un libro (più o meno dai tempi di Murtagh in Eragon, quindi qualcosa come dieci anni fa) ed Emery ha pienamente conquistato il mio cuore: per una volta abbiamo un protagonista maschile senza complicazioni, senza assurdi triangoli o impedimenti di alcun genere, un insegnante gentile e molto divertente. Per me è stato un bel bagno di realtà, mi sono trovata davanti un personaggio equilibrato, che come tutti ha i suoi pregi e difetti e che, finalmente, non è il complicato Mr. Darcy che dietro una maschera ombrosa è in realtà dolce come un biscottino alle mandorle. Emery Thane è un personaggio realistico e come tale l'ho apprezzato moltissimo!

Lo stile è molto piacevole. Occorre tenere conto che questo libro si rivolge a persone di un'età leggermente inferiore alla mia: con questa considerazione in mente, trovo che l'autrice sia molto capace, in grado di tenere viva l'attenzione mescolando azione e descrizione nel modo giusto, inserendo in modo brillante le riflessioni sentimentali della protagonista in modo che il lettore arrivi a capire il modo singolare in cui si sono sviluppate. Nulla da obiettare.

Signori, abbiamo un cinque punti su cinque! A volte mi commuovono i libri così ben fatti!

martedì 30 gennaio 2018

SEGNALAZIONE "Il demone di Praga" di Giuseppe M. Todaro

Buongiorno a tutti, lettori! Oggi vi lascio con un'intro rapidissima, perché questo post si presenta da solo: oggi segnaliamo Il demone di Praga di Giuseppe M. Todaro! Ecco cover e sinossi:


Il demone di Praga
di Giuseppe M. Todaro
Ed: Lettere Animate - 122 pagine
Ebook: 2.99 euro

Hanna, ereditiera di un impero finanziario in declino, per salvare le sorti della sua famiglia è costretta ad incontrare il Signor Brahe, un uomo distinto e misterioso che vive isolato tra le stanze oscure di un'antica torre di Praga. La donna scoprirà che dietro l'eleganza di quell'uomo si nasconde la malvagità di una creatura diabolica, capace di provocare innumerevoli sofferenze e di togliere la vita senza alcun rimorso. Tra folli alchimisti e fratellanze segrete, Hanna sarà immersa nel racconto di un uomo che ha vissuto per secoli in bilico tra umanità e istinto di morte e presto capirà la vera motivazione di quell'incontro.

lunedì 29 gennaio 2018

RECENSIONE | "Traditori. Una storia politica e culturale" di Marcello Flores"

Buongiorno lettori! Buon inizio settimana. Oggi cominciamo con una recensione: un libro che ho inserito nella bibliografia della tesi e che mi ha letteralmente aperto un mondo nuovo. Traditori. Una storia politica e culturale di Marcello Flores è più di un saggio, ma prima di cominciare a parlarne vediamo, al solito, i dati salienti:

Traditori. Una storia politica e culturale
di Marcello Flores
Ed: Il Mulino - 555 pagine
Ebook19.02 euro - Copertina rigida: 20.30 euro

In ogni epoca il tradimento è stato considerato il crimine peggiore. Questo libro ricostruisce la storia del tradimento "moderno", quello che s'impone attorno alla metà del Settecento e si diffonde con le rivoluzioni americana e francese, quando si perfeziona una concezione del tradimento politico come rottura del patto che unisce tutti i cittadini alla propria patria. Ma chi è davvero un traditore quando si combatte per l'indipendenza del proprio paese o quando si vuole rovesciare un governo e cambiare radicalmente lo stato? Dalla rivoluzione americana alla Grande Guerra, un'affollata galleria di casi, tratti sia dalla storia europea sia da quella di Stati Uniti, Giappone, Argentina, Messico, sia dalla storia della colonizzazione in Cina, Sudafrica, India.
 
Molto bello!
 
Ho letto questo volume su consiglio della mia relatrice per costruire l'ultimo capitolo della mia tesi. Confesso che, alla vista della mole, mi sono un po' spaventata sul momento e a spingermi a cominciarlo senza aspettare troppo è stata più che altro la scadenza di consegna. Non avrei potuto essere più contenta!

Il contenuto è spiegato già nel titolo: una storia culturale e politica del concetto del tradimento. Siamo in epoca moderna e contemporanea, con un balzo temporale che collega il 1776 al 1914, due date simbolo per la storia del diritto e della legislazione a livello mondiale. Partiamo dalla prima rivoluzione in senso moderno e arriviamo allo scoppio del primo conflitto mondiale. L'autore non lesina certo sulle parole e affronta questo secolo e mezzo denso di avvenimenti senza tralasciare i diversi aspetti che compongono la vita civile.

Non solo da un punto di vista politico, ma anche letterario e "privato", domestico, Flores prende il concetto del tradimento e lo declina attraverso il tempo. Cosa costituisce il tradimento? Ciò che esso implica a fine Settecento è ritrovabile anche a inizio Novecento? Cosa cambia nel tempo e perché cambia? Sono queste le domande a cui Flores risponde. Mi rendo conto che si tratta di un argomento molto specifico, ma Flores non è - per fortuna - un tuttologo. Attraverso i grandi tradimenti e i processi, attraverso la letteratura (pensiamo a La lettera scarlatta) e attraverso le questioni private e familiari si può osservare un avanzamento in linea retta di quella che è la concezione di tradimento, che a partire dalla Rivoluzione Americana non sarà più la stessa dalle due parti dell'Atlantico. Insieme a questi due grandi poli attrattivi, poi, si può indagare il tradimento nelle diverse parti del mondo e Flores balza da un luogo all'altro in ordine temporale in modo coeso, per nulla confusionario.

Lo stile è a sua volta molto scorrevole. Mi è capitato di leggere saggi storici rivolti esclusivamente a lettori del settore, che davano per scontate determinate cose e dunque non erano alla portata di ogni lettore. Personalmente trovo che Traditori sia perfettamente fruibile da chiunque sia interessato all'argomento, anche da chi non è del mestiere, e che anzi la divisione dei capitoli in base a un ordine cronologico, temporale, sia perfetta perché consente di affrontare il periodo preferito o necessario al proprio studio.

Sono 20 euro ben spesi, un acquisto che rifarei assolutamente perché, al di là della tesi, mi ha effettivamente aiutata ad approfondire un tema a me molto caro. Si tratta di un volume che probabilmente rileggerò o consulterò in futuro, quindi ottimo da conservare nella mia libreria! Quattro punti su cinque, molto ben meritati.

giovedì 25 gennaio 2018

SEGNALAZIONE | "Lost & Found" di Brigit Young

Lettori! Oggi è un giorno un po' speciale per me, perché vado a fare il terzo tatuaggio. Sono passati un po' di anni dal precedente, non vedo l'ora! Oggi, però, è anche giorno di segnalazioni: Lost & Found di Brigit Young, in uscita proprio oggi! Ecco qui qualche dato:

Lost & Found
di Brigit Young
Ed: Feltrinelli - 192 pagine
Ebook8.99 euro - Brossura: 11.90 euro

Da quando le conseguenze di un incidente d'auto le impediscono di camminare agevolmente, Tillie vive nascosta dietro una macchina fotografica. Attraverso l'obiettivo osserva la sua famiglia e i compagni di scuola, rintracciando oggetti perduti e scoprendo piccoli dettagli che a lei dicono molto di più che agli altri. Tillie lo sa, a scuola la chiamano tutti Lost & Found, e in fondo le fa piacere. Ma quando Jake, il ragazzo più simpatico e popolare della scuola, le chiede di aiutarlo a ritrovare il padre scomparso, comincia per Tillie un'avventura che la farà avvicinare per la prima volta a un coetaneo, ma la metterà anche di fronte a un dilemma: fino a che punto ci si può intromettere nella vita degli altri in nome della verità? Se gli occhi sono sempre dietro l'obiettivo fotografico non si rischia di non vedere il confine tra privacy e libertà di espressione? In perfetto equilibrio tra dramma e commedia, una storia che affronta con finezza psicologica i temi dell'amicizia tra coetanei e del rapporto con i genitori.

venerdì 19 gennaio 2018

RECENSIONE | "Qualcosa per cui vivere, qualcosa per cui morire. Case of Ingrid" di Antonella Loconsole

Buongiorno lettori! Oggi è stata una giornata particolarmente faticosa, perciò è con una certa gioia che mi siedo qui per scrivere una nuova recensione. Questa volta non si tratta di un romanzo, ma di un racconto - e io adoro i racconti! Ecco Qualcosa per cui vivere, qualcosa per cui morire. Case of Ingrid, di Antonella Loconsole!


Qualcosa per cui vivere, qualcosa per cui morire. Case of Ingrid
di Antonella Loconsole
Ed: N/A - 26 pagine

Ingrid è una giovane Nana graziosa, intelligente e dal cuore grande. Le cose per lei stanno cambiando in fretta: la crescita e con essa l'amore arrivano per tutti, prima o poi, al villaggio di Asgarodh e lei non è certo esclusa. La sua giovane età e le sue trecce bionde la rendono desiderabile. Solo che l'amore non è sempre semplice, non se l'oggetto del desiderio è Grein, un Nano dalla barba intrecciata, romantico e molto, molto caparbio, nel bene e, purtroppo, anche nel male. Un racconto di vita quotidiana, apparentemente comune, con un finale sorprendente che ricorderà ai lettori attenti le grandi storie d'amore delle leggende e delle canzoni del passato.
Molto bello!

Dunque, come vi dicevo nell'intro io A D O R O i racconti. Ve ne ho già parlato più volte - e quasi quasi dedico una Bookish Chat a questo - ma trovo che scrivere un buon racconto sia molto più difficile che scrivere un buon romanzo. Un romanzo conta centinaia di pagine: c'è tutto il tempo per scrivere ogni pezzo necessario. C'è molto spazio da dedicare ad ogni personaggio, ad ogni aspetto del carattere del protagonista, ad ogni descrizione dell'ambiente in cui ci si muove. Un racconto non concede questa possibilità, non è lungo abbastanza: qui si capisce se un autore è dotato o meno, nella sua capacità di usare poche parole per esprimere grandi concetti. Spesso, per descrivere grandi turbamenti sono state usate frasi di tre, quattro parole al massimo. Ecco perché amo il racconto, perché è un metro molto affidabile per individuare il vero talento.

Ciò detto, ho apprezzato molto Case of Ingrid. Ci troviamo in un mondo di fantasia (amo) e seguiamo i passi di una giovane protagonista (amo) appartenente ad un clan di Nani (amo amo amo amissimo). Volendo tornare seri per un momento, posso dirmi molto contenta della scelta; vado a spiegarmi. Sebbene ai Nani sia stata data giustizia negli ultimi anni, con numerosi libri e racconti più o meno noti al grande pubblico, le donne Nane sono ancora qualcosa di strano. Avere una protagonista Nana, giovane e graziosa, mi ha fatto un notevole piacere. Personalmente non sono una fan dei Nani - ebbene sì, mea culpa io sono una da Elfi - ma è una vera ventata d'aria fresca leggere qualcosa di nuovo!

Piacevolissima la presenza di Per ogni mar navigherò (hey, avete già sentito la cover che ne hanno fatto gli Hollens?), putroppo una canzone non originale credo ne impedirebbe l'eventuale pubblicazione, ma non si sa mai! L'ho trovata inserita bene nell'insieme del racconto, "ci sta bene" come si suol dire. Si tratta di una bella canzone, che si adegua all'argomento e anche all'ambientazione, perciò perché no? Tra l'altro è un ottimo filo conduttore per l'intera trama, ritroviamo il testo ripetuto in due passaggi fortemente connessi tra loro (un inizio e una fine) e questo fornisce una certa robustezza alla storia.
Lo stile è piacevole, ben ritmato. Si tratta di uno spaccato lungo un certo arco temporale, quindi dobbiamo aspettarci una certa lentezza in alcuni passaggi per rendere l'idea dello scorrere del tempo. Se questo in un certo senso spezza l'avanzata verso il finale, dall'altro secondo me risulterebbe impossibile fare diversamente. Occorre un ritmo irregolare in un racconto come questo, non ci si può aspettare la medesima cadenza dall'inizio alla fine. Se i primi paragrafi sono abbastanza rapidi, non possiamo pretendere la medesima rapidità dalla parte centrale del racconto, il corteggiamento - ops, l'ho detto! C'è un corteggiamento! - ha bisogno di spazio o non sarebbe verosimile.

Non ho potuto dare un punteggio pieno per qualche imperfezione che, comunque, è presente. Va considerato che si tratta di un racconto che non è passato per le mani di alcun editor, perciò è normale trovare qualche refuso e qualche frase che potrebbe essere sistemata. Se si tiene conto però che l'autrice è un'emergente, il peso di queste problematiche si smussa decisamente. Sono convinta che, con una correzione da parte di un lettore "esterno" alla prima stesura, Case of Ingrid potrebbe trovare posto in antologie fantasy e y/a senza alcuna difficoltà. Quattro punti su cinque!

mercoledì 17 gennaio 2018

SEGNALAZIONE | "Cinque minuti a mezzanotte" di Maria Capasso

Buondì lettori! Come state? Oggi vi tengo compagnia con una segnalazione: Cinque minuti a mezzanotte di Maria Capasso. Pronti? Partenza... via!



Cinque minuti a mezzanotte
di Maria Capasso
Ed: Collana Floreale - 80 pagine
Ebook2.99 euro - Brossura: N/A

Nelle vie di Montmartre, in epoca moderna, abita Cloe. Lavora alla reception di un noto hotel parigino.  Dopo aver scoperto che il suo ex la tradiva, non si è lasciata uccidere dalla rabbia e dal dolore: ha iniziato ad amare solo se stessa. Una sera, grazie al libro di Flaubert, Madame Bovary, conosce Martin in gruppo facebook dedicato alla letteratura francese, e da lì inizia l’avventura che restituirà a Cloe la gioia di ballare e tenersi per mano sotto la pioggia.

Maria Capasso è nata a Napoli nel 1992. Coltiva fin da piccola la passione per la lettura, iniziando con La fabbrica di cioccolato. Crescendo ha coltivato altre passioni, come la scrittura, il cinema e la musica. Ha frequentato l'Istituto di Scienze Umane. Ha collaborato con il blog Leggere a colori scrivendo racconti brevi e recensendo libri.  Ha pubblicato con Les Flâneurs Edizioni Nulla si dissolve (solo e-book), per le Edizioni Pink Un giorno di primavera (solo e-book) e due racconti con Historica Edizioni, Ricordo autunnale e Lettera a mia figlia.  Sta per pubblicare con Butterfly Edizioni Tra le pagine di un sogno. Tra le altre pubblicazioni: Sere d'autunno a Firenze con Un cuore per capello e sto per pubblicare Ritrovarsi in un giorno qualunque con Un cuore per capello. Scrive per il sito web Logokrisia (tematiche femminili) e per Pink Magazine. Ha collaborato con la rivista scientifica EspressivAmente di Perugia scrivendo racconti e recensendo saggi. Risulta finalista al premio Circolo Culturale - Giovanni Brassotti Ziello ed è stata scelta come membro di giuria alla nuova edizione del concorso.
Ha un blog, L'Angolo delle parole, e un profilo facebook, L'Angolo delle parole.

lunedì 15 gennaio 2018

RECENSIONE | "Agatha Raisin e la quiche letale" di M.C. Beaton

Buongiorno lettori! Oggi voglio cominciare insieme a voi una serie di recensioni con un tema molto particolare: Agatha Raisin. Molti magari non ne hanno mai sentito parlare e noi rimediamo subito! Si tratta di una serie di libri che hanno per protagonista la signora Raisin, donna londinese di mezza età che dopo un pensionamento estremamente anticipato molla tutto, compra un cottage nelle Cotswold e si ritrova ad indagare su un omicidio dopo l'altro. Io ho amato tutti questi libri, li ho letti ad agosto e non ne ho mai fatto una recensione. Dato che ultimamente ho visto la serie tv che ne è stata tratta,  ho pensato fosse il caso di rimediare. Perciò, eccomi qui! Essendo innumerevoli, preparerò una recensione su Agatha al mese per non stancare nessuno - di questo passo tra cinque o sei anni avremo finito!

Agatha Raisin e la quiche letale
di M.C. Beaton
Ed: Astoria - 257 pagine
Ebook4.99 euro - Brossura: 16 euro
 
Agatha Raisin, cinquantenne dal carattere difficile, decide di cambiare vita: chiude la società di PR, che le ha permesso di guadagnare un bel po' di soldi, lascia Londra e si trasferisce nei Cotswolds, un'area di pittoresca bellezza nel cuore dell'Inghilterra. Carsely, il piccolo e perfetto villaggio dei suoi sogni, è sublime: gli abitanti sono stravaganti e gentili, il cottage comprato da Agatha è scomodo al punto giusto, abbondano i vestiti a fiori tipo Laura Ashley, e la cordialità è un po' di facciata. A Londra non si era accorta di non avere amici, ma giunta a Carsely si ritrova sola e isolata. Donna attiva e prepotente, Agatha non si accontenta di inserirsi nella nuova comunità ma vuole diventare anche popolare. Come fare? Partecipare a una gara culinaria. E se non si è in grado di cucinare? Andare a Londra e comprare un'ottima quiche. E se il giudice della gara muore mangiando la quiche? Ingiustamente accusata di aver provocato una morte e giustamente additata per aver imbrogliato, Agatha investiga...
Meraviglioso!

Cominciamo con il dire che Agatha è antipatica. Non un pochino antipatica, ma moooolto antipatica, così fastidiosa da suscitare in me un senso di tenerezza. La protagonista del romanzo è assolutamente unica, di solito si tende a scusare il proprio personaggio principale addolcendo i suoi lati grigi, ma la Beaton non fa nulla del genere e rende il suo personaggio dolcemente odioso.

Lo stile è molto fresco e vivace. Agatha è graffiante e intorno a lei si muovono personaggi e situazioni ironiche, al limite della verosimiglianza, che la Beaton gestisce in modo molto consapevole: è come se, in un certo senso, avesse preso persone vere e le avesse riportate sulla carta così come sono. I personaggi sono sempre fedeli a se stessi, al punto da risultare in un certo senso piacevolmente prevedibili. Le parole, le costruzioni lessicali e le immagini narrative che la Beaton utilizza sono programmate per far sentire il lettore a casa propria, come se fosse a sua volta un abitante del piccolo villaggio di Carsely. Io vivo in un piccolo paese dove tutti conoscono tutti e amo le storie in cui i personaggi abitano in una cerchia ristretta (non a caso, adoro Elisabetta Gnone e i suoi romanzi per ragazzi). La Beaton è in grado di trasmettere questa sensazione.

I personaggi, al di là di Agatha, sono molto piacevoli. Anche quelli più sgradevoli, come la fastidiosa vicina di casa, svolgono un ruolo gestito alla perfezione dall'autrice. Mi spiego meglio: di solito nei romanzi in cui ci sono molte persone in un unico posto (un esempio per tutti: Hogwarts) si rischia di incorrere nel problema di dimenticarsi della moltitudine. Nei romanzi corali, dove ci sono molti personaggi principali, questo problema non si incontra, ma nel momento in cui ci devono essere un'unica protagonista e una grande massa di persone tutte intorno a lei che si muovono, vivono e agiscono senza influenzare la trama principale, si rischia di far percepire al lettore una assenza di tali persone. Nel caso specifico di questo volume, il rischio è di far sembrare Agatha l'unica in movimento, con una Carsely totalmente deserta tranne quando è necessario. Sono invece le piccole cose, le piccole persone, le azioni "inutili" ai fini della trama, a darle profondità. Forse non ho usato le parole giuste, spero di essermi spiegata bene. La Beaton va vivere un intero villaggio in poche frasi.

L'ambientazione è una cosa sublime, ma su questo io sono un giudice poco affidabile. Amo molto l'Inghilterra, in particolare l'area rurale, e non mi stanco mai di leggere di questi luoghi stupendi. Le Cotswold sono anche il luogo in cui è girata la serie tv di Padre Brown e come si può non adorare questi villaggetti così piccoli e pittoreschi? Un po' come certi paesi toscani, come Pienza, sono così belli e ben tenuti da far venire il diabete anche all'ultimo dei cinici.

Riguardo il giallo, trovo che sia stato costruito molto bene. Come avete letto dalla sinossi, un uomo ha mangiato una quiche ed è morto avvelenato: abbiamo il luogo del delitto, abbiamo l'arma, mancano il movente e il colpevole. La costruzione delle indagini e il risultato finale sono parte di un incastro ben riuscito, anche se è tipico di Agatha imbattersi nella soluzione per caso, nonostante quasi trecento pagine di indagini. Un espediente divertente, che la rende diversa dalle varie Miss. Marple in circolazione nelle nostre librerie. Cinque punti su cinque, non uno di meno!

venerdì 12 gennaio 2018

SEGNALAZIONE | "A complicated girl" di Julia A. Carter

Buongiorno lettori! In questo venerdì i propongo una segnalazione: oggi infatti esce A complicated girl di Julia Carter. Vediamo i dati insieme!

A complicated girl
di Julia A. Carter
Ed: Selfpublishing
Ebook: 2.99 euro (gratis con Kindle Unlimited)

Cosa accade quando all'apparenza si ha tutto, ma dentro di te alberga solo il vuoto? Quando cerchi quell'amore in grado di riempirti il cuore ma è l'inferno ad aprirti le porte?
Dicono che la solitudine sia il male peggiore, in grado di farci perdere il lume della ragione. Ma quando l'unica alternativa è contare su se stessi e continuare a rialzarsi per sopravvivere, a chi credi? Amber Carter conosce benissimo queste sensazioni, fanno parte della sua stramaledetta, complicatissima, vita! Non ha regole, non ha limiti! Non ha il controllo di sé. Quello che l'aspetta è solo un lungo percorso, insidioso, ricco di intrighi e inganni. Amore e amicizie, ma soprattutto: continue lotte e sconfitte. Riuscirà Amber Carter a raggiungere la vetta? A ritrovare la speranza e la fiducia per quella vita tanto desiderata, per quell'amore infinito che brama con tutta se stessa? O finirà per rimanere solo vittima dei tristi eventi che lei stessa ha causato? Coraggio e passione. Odio e amore. Paura e redenzione. Amber Carter, una ragazza complicata.


giovedì 11 gennaio 2018

SEGNALAZIONE | "Spacefood. La nuova gastronomia siderale" di Andrea Coco

Lettori, buongiorno a voi! Siete pronti per una nuova segnalazione? Questi sono stati giorni frenetici, c'è stato il rientro a scuola/lavoro/università e penso possa far piacere a tutti scoprire nuovi titoli da leggere per rinfrancare lo spirito! Oggi parliamo di Andrea Coco e del suo Spacefood. Ecco qui:

 
Spacefood. La nuova gastronomia siderale
di Andrea Coco
Ed: Scatole Parlanti - 220 pagine
Brossura: 15 euro

Prendete il più celebre critico enogastronomico dell'Universo, Aner Sims. Aggiungete il famelico - in tutti i sensi - paladino della Flotta Spaziale, Augusto "Rock" Parboni. Portateli là, dove nessun giornalista si è mai spinto per una recensione, nei locali più estremi del Cosmo. La prima tappa è il "Ristorante che non c'è", dove per accedere occorre prima dimostrare le proprie capacità nell'eloquio, pena... la disintegrazione. Poi, assieme a Scilla Aliprand, responsabile del Servizio di Protezione Aziendale di una multinazionale, si parte alla volta del pianeta Znavel, dove occorre indagare sulla misteriosa scomparsa del grande cuoco Apuleius. I tre flâneurs delle tavole imbandite mettono a repentaglio la propria incolumità pur di soddisfare le curiosità gastronomiche e ritrovare gli antichi valori della ristorazione. Spacefood è fantascienza con contorno di citazioni musicali e un filo di humor extraterrestre.
Andrea Coco è nato a Roma nel 1964, dove vive con la moglie e due figli. Dopo la maturità classica ha intrapreso l'attività giornalistica, occupandosi di varie tematiche. Attualmente lavora in una società di telefonia. Molteplici le sue pubblicazioni presenti su riviste e antologie dedicate alla fantascienza e al noir, nonché il contributo alla realizzazione dei concorsi letterari NASF del sito braviautori.com. Tra le sue ultime creazioni un racconto di fantascienza per l'antologia Faximile 101 (Homo Scrivens), una ghost story edita nell'antologia Allucinazioni urbane (L'Erudita) e un'opera, scritta per l'antologia NASF 2017, che ha come tema il sogno.

lunedì 8 gennaio 2018

Biblioteche dal mondo #2 | La biblioteca civica di Stoccarda, Germania

Rubrica casuale inventata da me in cui vi parlo di librerie, biblioteche
ed eventi letterari organizzati nel mondo.

Ciao a tutti, lettori! Bentornati ad un nuovo appuntamento con Biblioteche dal Mondo, una rubrica pensata apposta per chi come me non rinuncia ai viaggi fisici né immaginari. L'ultima volta siamo stati in Portogallo per visitare la splendida Biblioteca Joanina. Oggi cambiamo totalmente rotta e partiamo per la Germania, con la biblioteca civica di Stoccarda.


Non si tratta di un'unica biblioteca, dal momento che il polo culturale gestisce l'insieme delle biblioteche pubbliche della città, ma la sua sede principale è l'edificio di cui voglio occuparmi oggi. Si tratta della biblioteca pubblica di Mailänder Platz: vediamone insieme la storia!

Nel 1901 l'associazione delle biblioteche civiche cittadine ottiene un proprio statuto, decidendo di insediarsi in quella che è stata la sua sede fino a pochi anni fa: il Wilhelmspalais, il palazzo in cui Gugliemo, l'ultimo sovrano del Regno di Württemberg (uno dei regni tedeschi poi unitisi nel 1871 a formare il Regno di Germania dopo il "risorgimento" tedesco voluto da Bismarck) aveva la sua residenza. Attualmente ciò che si può vedere a questo indirizzo non è il palazzo originario, distrutto con i bombardamenti della seconda guerra mondiale, bensì una ricostruzione.


La storia dell'associazione, fatta di alti e bassi per quasi un secolo intero, ha una svolta nel 1997: il comune di Stoccarda stabilisce un piano di costruzione di una nuova biblioteca centrale, una sede che nasca appositamente per contenere libri. In un certo senso, è l'edificio che deve adeguarsi alla carta stampata e non il contrario. In realtà una serie di ritardi e di tempi burocratici infiniti fanno sì che la costruzione inizi solo nel 2009, ma ne vale la pena: la prima pietra posata è infatti molto speciale, perché contiene al suo interno il primo libro ospitato dalla biblioteca. In realtà il progetto è ambizioso, il denaro scarseggia e ci si sta avviando verso la crisi economica. L'edificio viene comunque inaugurato a ottobre 2011.


Nonostante l'inquietante somiglianza con l'edificio di Cube, un film che mi ha tolto il sonno a suo tempo, si tratta di una meraviglia architettonica. Estremamente moderno, è un parallelepipedo di niente meno che nove piani, sui cui quattro lati in alto a sinistra è riportata la parola "biblioteca" in diverse lingue del mondo. L'aspetto più spettacolare, però, è l'interno.


Prima di tutto, la biblioteca è disponibile al prestito ventiquattro ore su ventiquattro. Non è meraviglioso? Ora i lettori tedeschi potranno soddisfare la loro implacabile voglia di leggere L'arte della Guerra in lingua originale che li assale sempre alle 3:33 del mattino! Battute a parte, è effettivamente un'idea bellissima, significa che la cultura non ha orari.

La cosa che sempre salta all'occhio guardando le suggestive foto dell'interno è la grande luce. Naturalmente ci sono elementi artificiali, lampade a led e faretti luminosi, ma durante il giorno la luce arriva dal Cuore: all'altezza del quarto piano, è una sala espositiva a forma di imbuto che funge anche da sala di lettura, sofrastata da un lucernario; la luce, grazie alla particolare forma della stanza, si riflrange in tutto l'edificio.

Non sono mancate le critiche a questo edificio, che somiglia tanto ai grandi palazzoni della periferia berlinese di Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino, ma la creazione è davvero spettacolare. Contiene un caffé letterario, una sala per le manifestazioni e centinaia di migliaia di volumi disponibili perché chiunque possa usufruirne. Quasi interamente autosostenibile da un punto di vista energetico, inclusiva nei confronti dei nuovi europei, accogliente per tutti. Un progetto ambizioso, che tuttavia è entrato nell'immaginario di noi lettori al pari della biblioteca di Belle in La bella e la bestia.

Siete mai stati in questo luogo meraviglioso? Qual'è la vostra esperienza? Fatemi sapere la vostra in un commento o in un messaggio!

domenica 7 gennaio 2018

RECENSIONE | "Abissi" di Paolo Cabutto

Buona domenica lettori, bentornati sul blog! Oggi ci lasciamo alle spalle le segnalazioni per attaccare con una recensione: Abissi, un romanzo di Paolo Cabutto edito da Talos Edizioni! Cominciamo come al solito con i dati principali e poi approfondiamo:


Abissi
di Paolo Cabutto
Ed: Talos Edizioni - 185 pagine
Brossura: 10.00 euro

Un vicino di casa che ci conosce meglio di quanto immaginiamo, macabri incontri in un cinema di periferia, una stazione della metro che sembra sussurrare il nostro nome, una tragedia shakespeariana che diventa realtà, l'ultima giornata di lavoro di un killer professionista. La paura prende il lettore per mano e lo conduce attraverso tredici stanze buie, in cui l'incomprensibile e il sovrannaturale intaccano la sicurezza della nostra quotidianità. Non resta quindi che chiudere gli occhi, trarre un respiro profondo e gettarsi negli abissi.

Molto bello!

Avrei voluto evitare di iniziare questa recensione con "facciamo una doverosa premessa" perché mi rendo conto che ogni mia recensione inizia con una premessa. Per cambiare non parlerò di alcuna premessa (e più pronuncio questa parola più perde di senso), ma di una "riflessione". Non cambia il contenuto, ma mi sento più a mio agio. Quindi, bimbi belli, facciamo una riflessione prima di cominciare: io non amo molto leggere horror. In questa Bookish Chat di Halloween vi spiegavo ampiamente la ragione. Concedetemi qualche irrazionalità, di quando in quando.

Ciò detto, dal momento che Abissi è una raccolta di racconti sono partita più motivata e più contenta. Chi mi segue da tempo sa bene che le storie brevi sono quelle che amo di più, sono più difficili da gestire per un autore che deve dirci tutto il necessario in poche pagine e perciò le trovo maggiormente interessanti. Le short stories e la non-fiction sono il mio top dei top. Abissi, sotto questo punto di vista, ha soddisfatto le aspettative: non ci sono stati racconti troncati in modo troppo rapido, "tirati via" come direbbe la mia maestra delle elementari. Ciascuna storia si è presa il suo tempo e non ha avuto fretta, senza allo stesso tempo assumere un aspetto ridondante di cui non ci sarebbe stato alcun bisogno.

Il che si collega ovviamente allo stile: quello di Cabutto mi è piaciuto, l'ho trovato cadenzato nel modo giusto, con la necessaria fruizione di immagini letterarie senza sfociare in un testo troppo onirico. C'è qualche imperfezione: in qualche passaggio il testo diventa macchinoso e le frasi si interrompono troppo spesso, anche quando non sarebbe necessario. Purtroppo questo toglie il ritmo al racconto, "spezza" in un certo senso la corsa verso il finale creando un effetto non sempre positivo. Nel complesso però sono abbastanza soddisfatta, soprattutto considerando che Cabutto è un autore emergente e che quindi avrà tanto tempo a disposizione per migliorarsi.

Purtroppo rimango della mia idea, il genere horror non mi stimola al pari di altri generi, ma questo è un mio problema. Mi è stato chiesto di recensire un libro e non posso farmi influenzare dai miei gusti personali, devo dare un'opinione oggettiva e come tale trovo che Abissi meriti un punteggio di tre e mezzo su cinque: come al solito arrotondo per eccesso e quattro punti su cinque non glieli toglie nessuno!

sabato 6 gennaio 2018

SEGNALAZIONE | "Terra 2486" di Andrea Bindella

Amici lettori, quante segnalazioni ultimamente! Oggi parliamo di un romanzo di fantascienza, Terra 2486, di Andrea Bindella! Pronti a scoprire qualcosa di più?

Terra 2486
di Andrea Bindella
Ed: Selfpublishing - 221 pagine
Brossura: 11.99 euro

"Ora che ti ho spiegato il piano fin nei minimi particolari, dovrebbe arrivare la cavalleria ad uccidermi e salvarti, proprio come nei film".
In un futuro privo di guerre, la colonia umana Adhras è stata attaccata e sterminata. Le prime indagini sui responsabili sembrano portare ad una civiltà di robot senzienti che prospera a pochi anni luce di distanza. Al generale Russel viene affidato l’incarico più gravoso della sua carriera: formare e addestrare una squadra d’assalto per affrontare i colpevoli e porre fine alla loro esistenza.
Riuscirà il protagonista nel suo intento o questa si rivelerà la sua ultima missione? Chi si cela realmente dietro il sipario e muove tutti come burattini? Battaglie, tradimenti, incubi e colpi di scena si alterneranno prima dello scontro finale, attraverso una storia dai risvolti inaspettati.
Andrea Bindella è nato a Perugia il 14 maggio 1979, vive ad Assisi e lavora come libero professionista. Nel tempo libero ama leggere fumetti e romanzi, ascoltare musica rock, pop e jazz, guardare film e serie televisive e cucinare. Nell'estate del 2017 pubblica il suo primo libro, Un nuovo nemico, un thriller/fantasy che riscuote subito un successo inaspettato per un romanzo d'esordio. A novembre dello stesso anno decide di pubblicare Terra 2486, ambientato in un futuro non troppo lontano in cui l'incubo di un attacco alieno sembra minacciare l'umanità.
Sito web: http://andreabindella.com
Facebook: https://www.facebook.com/profile.php?id=100018006752186
Twitter: http://twitter.com/AndreaBindo

venerdì 5 gennaio 2018

SEGNALAZIONE | "Berserkr" di Alessio Del Debbio

Buon venerdì lettori! Oggi segnaliamo, segnaliamo, segnaliamo! Vi ricordate di Alessio Del Debbio? Bene, ha scritto un nuovo romanzo! Berserkr, di cui vi riporto qui i dati principali:

Berserkr
di Alessio Del Debbio
Ed: Dark Zone Edizioni - 192 pagine
Ebook2.99 euro - Brossura: 14.90 euro

Berlino, inizio del terzo millennio. La Guerra Calda è finita, gli Accordi dell’89 sono stati firmati e la città è stata divisa in sette zone, ciascuna assegnata a una delle antiche stirpi. All’interno della ringbahn vivono gli uomini, protetti dalla Divisione, incaricata di mantenere la pace e impedire sconfinamenti e scontri tra le stirpi. Misteriosi omicidi, provocati da sconosciute creature sovrannaturali, iniziano però a verificarsi in tutta la città, rischiando di frantumare il delicato equilibrio raggiunto. La Divisione incarica Ulrik Von Schreiber di indagare, aiutato dal pavido collega Fabian, ben sapendo quanto abbia a cuore il mantenimento della pace. Ma Ulrik non è soltanto un cacciatore, incarna lo Spirito Protettore della Città, l’Orso di Berlino, che non attende altro che liberare la propria furia.

Alessio Del Debbio è uno scrittore viareggino, appassionato di tutto ciò che è fantastico e oltre la realtà. Numerosi suoi racconti sono usciti in riviste (Con.tempo e StreetBook Magazine) e in antologie, cartacee e digitali (come I mondi del fantasy di Limana Umanìta Edizioni, Racconti Toscani di Historica Edizioni, Sognando di Panesi Edizioni). I suoi ultimi libri sono il romanzo Favola di una falena (Panesi Edizioni, 2016) e i fantasy contemporanei Ulfhednar War – La guerra dei lupi (Edizioni Il Ciliegio, 2017) e Berserkr (Dark Zone, 2017). Cura il blog I mondi fantastici che promuove scrittori di fantasy italiano. Scrive articoli per il portale di letteratura fantastica Le lande incantate. È presidente dell’associazione culturale Nati per scrivere che sostiene gli scrittori emergenti, soprattutto locali, e in estate organizza la rassegna Un libro al tramonto – Aperitivi letterari a Viareggio, per far conoscere autori toscani.
Pagina Facebook: I mondi fantastici – Alessio Del Debbio
Sito web: www.alessiodeldebbio.it
Blog: I mondi fantastici
Twitter: https://twitter.com/ADelDebbio

mercoledì 3 gennaio 2018

BOOKISH CHAT | Il patto con il lettore

Buongiorno lettori! Ora che le vacanze sono ufficialmente finite, ripartiamo in quarta con il consueto appuntamento con le Bookish Chat, siete pronti? Oggi parliamo di un bellissimo concetto: il patto con il lettore.


La prima volta che mi sono imbattuta in questo elemento della letteratura è stato al liceo: durante una comprensione del testo in inglese emerse l'argomento e tutti noi studenti ci incuriosimmo molto. La nostra insegnante dedicò una bella lezione al patto con il lettore e ci consigliò alcune letture interessanti a riguardo: oggi voglio colmare questa lacuna con voi, perché sono molti i lettori che non sanno cosa sia pur sottoscrivendolo ad ogni libro letto. Se sapete già di cosa si tratta, passate pure al prossimo post!


Il patto con il lettore è quell'accordo non scritto, non esplicito, che il lettore accetta nel momento in cui apre un volume. Secondo il patto, il lettore prenderà per vero tutto quanto è scritto nel libro. Ad esempio: io che apro Harry Potter e la Pietra Filosofale so bene che la magia non esiste (sigh), ma per tutta la durata della mia lettura accetterò senza fare polemiche che in quel libro, in quel particolare universo stampato che è il volume di Salani la magia esiste. Altro esempio: io so che la Terra di Mezzo non esiste (sigh di nuovo), ma nel momento in cui apro Lo Hobbit io accetto che esista un luogo chiamato Contea, popolato da esseri bassi e con i piedi pelosi, e che esistano montagne popolate da Orchi e da Nani e un grosso, pasciuto drago sputafiamme che dorme a est.


Vi sembra scontato? Tzè, non lo è affatto: sapeste quanta gente apre un libro e dice "no, troppo inverosimile" e lo chiude. Ebbene, nel momento in cui io apro un libro devo accettare che quanto vi leggo dentro sia vero in quel particolare momento e in quel particolare luogo. Si potrebbero fare esempi infiniti, anche con i film o con i fumetti, ma il contenuto non cambia. Si tratta di un meraviglioso tacito accordo tra il lettore e l'autore, qualcosa che mette in relazione noi piccolini, nascosti nella nostra cameretta sotto il piumone, e i grandi autori con la A maiuscola. Un legame che nessuno potrà portarci via, di cui gli autori stessi dettano le regole. Cosa c'è di più bello di un filo che ci connette ai creatori dei mondi che amiamo di più?

martedì 2 gennaio 2018

RECENSIONE | "Scarlet. L'ultima sfida" di Chiara Casalini

Buongiorno, lettori! Ricordate quando, qualche tempo fa, io e altre blogger vi abbiamo proposto un blogtour con giveaway a tema Scarlet di Chiara Casalini? Bene, tenetevi forte: oggi vi propongo la recensione del romanzo! Vediamo insieme qualche dato e poi passiamo alla recensione!

Scarlet. L'ultima sfida
di Chiara Casalini
Ed: Self - 274 pagine
Ebook4.99 euro (gratis con Kindle Unlimited) - Brossura: 14.99 euro

Umana, Strega, Vampira: cosa resterà di Scarlet? Protagonista di un'ultima spietata sfida contro gli Insorti e al centro di un triangolo, che le dilania il cuore, sotto il peso di colpe passate e presenti. Il vecchio impero di Edward consolida il suo potere sotto la guida del nuovo Principe di San Francisco, tuttavia gli equilibri si sgretolano stretti nella morsa di un nuovo nemico. Joshua esce dall'ombra, accompagnato dalla scia di dolore, violenza e morte, che ha lasciato dietro di sé nei secoli e nella vita di Scarlet. Le maschere cadono e i segreti vengono finalmente svelati, tra sogni e responsabilità, amore e vendetta, sangue e magia. Il sacrificio sarà, forse, l'unica certezza. Ma quante volte si può morire per amore?
 
Molto bello!

Prima di cominciare devo fare una premessa: io non ho avuto modo di leggere i primi due volumi. A seguito di questo blogtour mi è stato chiesto di recensire il libro. Purtroppo per motivi personali (esami universitari) sono stata costretta a posticipare la lettura di questo libro e non c'è stato il tempo di leggere i precedenti. Le informazioni che mi mancavano le ho dedotte dalle sinossi e dalle informazioni contenute in questo terzo libro. Naturalmente conto di mettermi in pari con la lettura dell'intera trilogia, ma per il momento la mia esperienza si ferma a questo unico libro.

Ciò detto, ho apprezzato L'ultima sfida e sono stata molto contenta di averne svolto una lettura in un momento di calma, in modo da poterlo apprezzare come merita.

Lo stile è molto buono: inizialmente confesso di aver provato un pochino di reticenza, ma con lo scorrere delle pagine mi sono sentita inserita in modo fluido e naturale all'interno della storia, come se conoscessi l'autrice già da tempo quando in realtà è la mia prima esperienza con la Casalini. Si incontra un linguaggio piacevole, con alcuni termini ricercati senza che il testo nella sua interezza risulti troppo aulico o pomposo, quindi direi che c'è un ottimo equilibrio. Non mi è parso di trovae errori grammaticali, lessicali o refusi, quindi sotto l'aspetto "tecnico" se così si può dire sono rimasta molto soddisfatta!

L'ambientazione è stata a sua volta apprezzabilissima, mi piace molto l'idea di creature non esattamente umane che popolano il nostro mondo. Certo, non possiamo dire che sia una novità, ma è una di quelle cose che io non mi stanco mai di vedere (per farvi un esempio, credo di essere stata una delle pochissime persone ad apprezzare il film The last witch hunter). L'unica obiezione che posso muovere è che trovo lievemente inflazionato il luogo geografico in cui ci troviamo (gli Stati Uniti), mi sarebbe piaciuto leggere qualcosa in un contesto nuovo, come l'Asia o il Sud America, oppure qualcosa di già visto come l'Europa ma che negli ultimi anni ritroviamo sempre meno. Ciò detto, sono comunque molto contenta, le descrizioni degli ambienti sono ben costruite e perfettamente godibili.

I personaggi sono ciò che purtroppo non mi ha permesso di dare un punteggio pieno: forse perché, come dicevo prima, non ho ancora letto i primi due, però non sono riuscita a sentire alcuna connessione. Amo molto la magia e i personaggi che la praticano, eppure non c'è stato proprio verso: non ho odiato nessuno, ma non ho nemmeno amato nessuno, i personaggi mi sono sembrati piacevoli allo stesso modo e tuttavia non c'è stato nessuno che mi abbia fatto provare emozioni forti, negative o positive che fossero. Per esprimermi a riguardo, però, aspetterò di aver letto i primi due: probabilmente è per questo che non li ho amati troppo.

In ogni caso, Scarlet. L'ultima sfida è stato un bellissimo modo di iniziare le vacanze di Natale, sono stata molto contenta di aver avuto l'opportunità di leggerlo e sono molto curiosa di proseguire (e ritroso) con i primi capitoli della serie! Quattro punti su cinque!