sabato 30 dicembre 2017

SEGNALAZIONE | "I Razziatori di Etsiqaar" di Andrea Venturo

Buongiorno lettori! Siamo quasi a fine anno: il primo anno del blog è quasi concluso (sono circa  mesi che siamo online) e mi sento un pochino nostalgica! Ma consoliamoci con una nuova segnalazione:


I Razziatori di Etsiqaar
di Andrea Venturo
Ed: Selfpublishing - 155 pagine
Ebook2.99 euro (gratis con Kindle Unlimited) - Brossura: 10 euro

Seconda avventura autoconclusiva per Conrad. Sembrano lontani i tempi in cui doveva vedersela coi coboldi ladri di torte, e invece sono passati appena due mesi. Stavolta dovrà vedersela con una banda di commercianti di schiavi col solo aiuto di un fuggitivo dai modi spicci e una ragazzina dalla lingua tagliente quanto i suoi coltelli. Un uso della magia non proprio ortodosso e monete che cambiano colore possono sembrare poca cosa in confronto a quaranta banditi organizzati, ma mai sottovalutare i ragazzini: sanno essere molto più ingegnosi degli adulti.

giovedì 28 dicembre 2017

DOMINO LETTERARIO | RECENSIONE | "Le stelle volanti" di Gilbert K. Chesterton

Buongiorno lettori! Bentornati sul blog, ora che i giorni natalizi sono passati si torna alla carica con una nuova recensione. Anche questa volta si tratta del Domino Letterario e, per questo mese, ho scelto Le stelle volanti del mio amato Chesterton, racconto contenuto in I racconti di Padre Brown (a proposito, avete visto lo speciale di Natale di Father Brown della BBC?).


Bando alle ciance, dunque. Ecco qualche dato del libro e poi passiamo alla recensione!

Le stelle volandi (da I racconti di Padre Brown)
di Gilbert K. Chesterton
Ed: Bur Rizzoli
Ebook6.99 euro - Brossura: 11.50 euro

Un piccolo prete miope, schivo al limite dell'ottusità, con un vecchio ombrello che gli cade di mano di continuo: ecco la figuretta che si affaccia con discrezione sulla scena del delitto in tanti racconti di Chesterton. Ma dietro l'aspetto anonimo si nasconde una delle menti più acute che abbia mai attraversato la letteratura poliziesca: quella di Padre Brown, sacerdote cattolico che per anni, nel segreto del confessionale, ha ascoltato con pazienza gli errori e gli orrori dei criminali più incalliti del suo tempo. E chi conosce i peccati degli uomini sa districarsi anche tra i mali del mondo. Bonario e arguto, l'improbabile detective di Chesterton è dotato di un intuito infallibile che lo porta a decifrare misteri in apparenza inspiegabili. Questo volume ne raccoglie i casi più celebri e più amati dai lettori di ieri e di oggi.
Meraviglioso!

Devo confessare che sapevo già come sarebbe andata a finire: adoro Padre Brown e adoro Chesterton, quindi come poteva non piacermi questo racconto natalizio?

Quelli di Chesterton non sono esattamente gialli in senso stretto. Non consentono al lettore di arrivare alla soluzione insieme all'investigatore, perché Chesterton non espone mai i ragionamenti di Padre Brown in anticipo ma solo alla fine, quando rivela chi è il criminale in questione. Il lettore attento può cogliere gli hint dati dall'autore, ma difficilmente riuscirà a metterli insieme in un quadro completo. Ciononostante, Padre Brown è un personaggio delicatissimo: è un prete cattolico, ma è aperto e cordiale con le altre religioni e con tutte le classi sociali, non giudica mai il prossimo e soprattutto crede nel perdono e nella possibilità di redenzione. Non esiste malvagio che non possa pentirsi delle proprie azioni. In questo senso, Padre Brown non è altro se non la trasposizione di Chesterton stesso sulla carta: chi conosce bene questo autore sa che un momento fondamentale della sua vita è stato il suo percorso di conversione, che lo ha portato ad un cattolicesimo estremamente "umanitario", per nulla bigotto ed anzi immensamente razionale. Padre Brown è l'espressione di questo cattolicesimo.

Inoltre, in questo racconto assistiamo all'ultimo furto di Flambeau: misterioso ladro di origine francese, una sorta di Arsène Lupin, che in seguito grazie a Padre Brown si convertirà diventando un investigatore privato che spesso andrà in soccorso del nostro prete. E chi non si innamorerebbe di questo ladro fascinoso, per quanto un po' attempato?

La situazione è tipica del giallo: potrebbero spuntare fuori un Poirot o un Holmes da un momento all'altro. Una festa di Natale è in corso nella villa del Colonnello Adams, quando a sua figlia vengono sottratti dei preziosi diamanti di famiglia (le "stelle volanti" appunto); del furto è accusato immediatamente il giovane innamorato di lei, un socialista impetuoso e convinto, ma Padre Brown non si fa ingannare: mentre tutti sono pronti a puntare il dito contro il pericoloso socialista, lui sa guardare oltre alle divergenze politiche, oltre i luoghi comuni, e scopre il vero colpevole.

Si tratta di un racconto breve, in cui il mistero è funzionale alla religiosità del protagonista. Leggere questi racconti per amore del giallo lascerà insoddisfatti (al contrario di quanto accade nella serie tv britannica con Mark Williams) ma Padre Brown è un uomo così arguto e soprattutto così gentile che non può non conquistare il lettore. Si tratta di un racconto breve, una manciata di pagine che si legge in meno di un'ora, ma è uno dei più accattivanti e piacevoli dell'intera raccolta. Consigliato a chi voglia svagarsi un po' con qualcosa di diverso dal solito. Cinque punti su cinque, non posso dare nulla di meno al mio parroco preferito!

sabato 23 dicembre 2017

SEGNALAZIONE | "Il Torto" di Andrea Venturo

Ciao a tutti lettori! Siamo infine quasi a Natale, da qui in avanti dovrei riuscire ad essere più presente qui sul blog. Oggi ritorno da voi con una segnalazione! Il Torto di Andrea Venturo. Vediamo i dati insieme!

Il Torto
di Andrea Venturo
Ed: Selfpublishing - 53 pagine
Ebook: 0.99 euro (gratis con Kindle Unlimited)

Il leggendario mago Flantius Mijosot, detto Colle Ondoso, scomparve tra le Brulle più di quattro secoli fa. Di lui sono rimaste numerose leggende, una quantità incredibile di racconti e una villa, dispersa tra le colline a sud di Nadear la Bianca, ormai caduta in rovina. Fino ad ora. Conrad sta per scoprire cosa ne è stato di lui, suo malgrado. Complici una torta rubata, un'accusa infamante e il desiderio di scoprire la verità di fronte ad un Torto subito. Conrad troverà la verità che cerca e scoprirà che la verità può uccidere, se scritta sulla punta di una daga e chi la impugna non è nemmeno umano. Certo: Conrad è un ragazzino sveglio, sa badare a se stesso, ma il ladro oltre a non essere umano non è nemmeno da solo. Basterà il desiderio di giustizia di un ragazzino di dodici anni a sconfiggere dei ladri pronti a uccidere?

giovedì 14 dicembre 2017

SEGNALAZIONE | "La terra delle piccole gioie" di Vittorio Orlando e Giuseppe De Summa

Buongiorno lettori! Scusate la mia scarsa presenza ultimamente, ma sono stata in ferie qualche giorno ed ora ho l'ultimo esame in università: mi sta mangiando viva, ormai sto usando termini come "Patto Atlantico" o "Perestrojka" come fossero intercalari! Ma voglio farmi perdonare con una segnalazione:


La terra delle piccole gioie
di Vittorio Orlando e Giuseppe De Summa
Ed: Selfpublishing - 122 pagine
Ebook2.99 euro (gratis con Kindle Unlimited) - Brossura: 9.36 euro

La terra delle piccole gioie è un libro rivolto a chi ama il proprio luogo d'origine, a chi per brevi o lunghi periodi è stato assente ed ha avvertito il bisogno di tornarci, a chi nonostante tutto non l'ha mai abbandonata. In essa sono presenti soltanto piccole gioie che vanno quantomeno a limitare il grado di insoddisfazione generale di chi ci abita.

mercoledì 6 dicembre 2017

REVIEW PARTY | RECENSIONE | "Omega. L'armata dei ribelli" di Max Peronti

Buongiorno lettori! Bentornati sul blog, tenetevi forte le mutande perché oggi ci lanciamo in un review party dedicato a Omega. L'armata dei ribelli di Max Peronti, che vi avevo già segnalato qui. Naturalmente non sarò la sola! Scorrete in fondo al post per trovare gli altri partecipanti.


Omega. L'armata dei ribelli
di Max Peronti
Ed: - Asto Edizioni - 329 pagine
Ebook: 2.99 euro - Brossura: 13.90 euro

In pochi anni, il sanguinario imperatore Zorks ha sottomesso con la forza gran parte dei regni liberi di Panteia. Nessuno sembra in grado di fermarlo, finché dall'Alzania emerge un eroe dal volto sfigurato, che accende la fiamma della ribellione. È l'inizio della resistenza. In un mondo di intrighi di corte e tradimenti, un pugno di eroi partirà alla ricerca di alleati, combattendo epiche e cruente battaglie, ma soprattutto imparando a conoscersi nel profondo. Perché non esiste sacrificio, quando è compiuto per il bene più prezioso: la libertà.

Molto bello!

Cominciamo con una doverosa premessa. Nel momento in cui un romanzo (o meglio il suo autore) sceglie di seguire le regole del fantasy classico, deve per forza scendere a patti con il fatto che i lettori lo paragoneranno per forza ad altri testi. Con ciò non sto dicendo né bene né male di L'armata dei ribelli, sto solamente sottolineando il fatto che bisogna rassegnarsi: potreste essere i nuovi Tolkien, ma dovete sapere che nel momento esatto in cui il vostro libro verrà esposto in libreria sarà bombardato di paragoni.

Con questa considerazione ben chiara nella mente, procediamo.

Cominciamo con lo stile, che giudico molto, molto buono. Nelle descrizioni delle battaglie in particolare, in tutto il romanzo in generale, non è mai capitato di trovarmi davanti scene troppo lente. Anzi, in linea generale trovo che il ritmo sia molto buono: non ci sono stati cali, Peronti si è sempre tenuto su un buon livello e su una buona mescolanza di azione e descrizione, evitanto sia capitoli monocorde di interminabili descrizioni sia capitoli eccessivamente dialogati. Non ho notato ripetizioni, c'è una buona varietà di espedienti narrativi e di immagini letterarie molto sofisticate, quindi su questo punto non ho davvero nulla da appuntare.

Abbastanza buoni i personaggi: per quanto non sia riuscita a creare una vera connessione con quasi nessuno di loro, sono ugualmente rimasta soddisfatta. Prima di tutto, pur avendo un indiscusso protagonista, si tratta di un romanzo abbastanza corale e chi mi segue da tempo sa bene che io adoro i romanzi corali, mi appassionano di più, possiedono maggiore dinamicità e consentono una comprensione totalizzante della storia. Li ho anche trovati caratterizzati abbastanza bene, anche se confesso di essermi aspettata di più: se teniamo conto di quanto dicevo dello stile, riguardo questo punto Peronti deve ancora fare qualche passo in avanti (ma su questo non mi dilungo, né critico troppo: L'armata dei ribelli è solo il primo volume, è possibile che nel prossimo le cose cambieranno). Con ciò non è che non sia soddisfatta, anzi, però è vero che c'è da apportare qualche miglioramento.

Ora torniamo per un momento a quanto dicevo all'inizio: i paragoni inevitabili. In L'armata dei ribelli ho trovato molti elementi già visti. Il despota sanguinario, la caduta dei regni liberi, il gruppo di eroi variegati, diversi tra loro e al contempo coesi... ammettiamolo, basta aver bazzicato appena un paio di volte nel corridoio "fantasy" in biblioteca per ricordarsi di aver già visto qualcosa del genere. Quello che mi preme sottolineare è che tutto il fantasy è una ripetizione: non importa quanta fantasia possiamo avere, gli elementi ricorrenti ci saranno sempre. Ciò che importa è saper prendere questi elementi e rinnovarli, utilizzarli in modo nuovo. Non conta quante volte abbiamo visto una cosa, conta che all'occhio paia differente ogni volta che la si guarda. Qui è la medesima cosa. Peronti riesce a pescare nel grande vaso di Pandora che è il genere fantasy e a rimescolare gli elementi a suo favore.

In conclusione, pur essendoci qualche pecca che tuttavia può essere tranquillamente risolta, sono rimasta contenta di quello che ho letto e non mi dispiacerebbe affatto leggere il seguito. Tre punti e mezzo, ma dato che mi piace arrotondare per eccesso facciamo quattro punti su cinque.