mercoledì 13 settembre 2017

RECENSIONE | "I Dissonanti" di Ilaria Marsilli

Buongiorno lettori! Come state? Il vostro week end vi ha trattato bene?
Oggi vi porto sul blog la recensione di I Dissonanti di Ilaria Marsilli, di cui vi avevo già parlato qui prima della pausa estiva. Mentre ero assente dal vasto mondo di intenet ho avuto modo di leggere il romanzo, ecco qui cosa ne penso!

I Dissonanti
di Ilaria Marsilli
Self Publishing - 436 pagine
Ebook2.99 euro - Brossura17.68 euro

Dopo un incontro inaspettato in un tiepido pomeriggio di fine estate, Lisa, spinta da un irrefrenabile desiderio di trasgressione nei confronti della rigida autorità materna, esce di nascosto a tarda ora per recarsi a un appuntamento in un locale della periferia cittadina. Una volta rientrata nella sua abitazione, la ragazza trova però la dimora deserta. I suoi genitori paiono scomparsi nel nulla e la città stessa sembra sprofondata in un irreale silenzio. Ancora non sa che le strade sono perlustrate da individui pronti ad attentare alla sua vita e percorse da creature mostruose che si spostano, irrequiete e bramose, solo in attesa di incontrare suoi simili. Non ha idea dell’incubo in cui è precipitata, perché ancora non conosce la scissione.
Un fantasy paranormal romance che vi trascinerà in una realtà nella quale i protagonisti dovranno scontrarsi con le proprie debolezze e con i propri sentimenti. Un amore nato nelle circostanze più sfavorevoli. Un'avventura con in gioco il destino dell'umanità dove nulla è come sembra.

Molto bello!

Cominciamo con il dire che, quando ho iniziato questo romanzo, mi aspettavo più che altro uno young adult che un urban fantasy. Sia dalla copertina, che rimanda a protagonisti giovani, sia dalla sinossi mi aspettavo qualcosa sul genere di Divergent. In effetti in più occasioni ho trovato confermata questa ia sensazione iniziale: non che sia un male, semplicemente mi aspettavo qualcos'altro e ne sono rimasta un po' sorpresa.

Un elemento che ho amato molto è l'ambientazione: siamo abituati a veder svolgere romanzi di questo genere in grandi metropoli che, inevitabilmente, in Europa non ci sono. Un esempio per tutti: Shadowhunters. Il grigiore e l'umido della grande città, gli angoli bui... Non mi fraintendete, mi piace questo genere di location (sono una dei pochi fan di The last witch hunter non a caso!), ma Ilaria Marsilli fa un lavoro speciale con I Dissonanti: fa svolgere la vicenda in Italia. Questa scelta è tanto azzardata quanto meravigliosa, fa in modo di avvicinare una realtà che a molti lettori sembra lontana, la rende tangibile, ci fa dire "Potrebbe succedere a me", mentre di solito questo non accade. Ilaria Marsilli abbatte un grosso muro che separa i lettori italiani (o, se è per questo, di molte nazioni del mondo sprovviste di megalopoli oscure) da questo tipo di letteratura.

I personaggi non sono male: Dante, soprattutto, è stato gestito al meglio. Non posso e non voglio svelare nulla della trama, basti sapere che sul suo conto si scoprono alcuni elementi che avrebbero potuto renderlo moooolto simile ad altri personaggi maschili ben conosciuti, invece l'autrice riesce a muovere il personaggio in modo nuovo, scorrevole. Riguardo Lisa la mia opinione è meno positiva: l'ho trovata un po' forzata in certi comportamenti che assume, molto poco realistica (e sappiamo bene che anche nel fantasy il realismo e la coesione ci vogliono sempre).

Lo stile di scrittura è ottimo: scorrevole, per nulla zoppicante, mi ha permesso di leggere fino alla fine senza pause un volume di considerevole lunghezza. Non ho nulla da eccepire a riguardo, l'autrice ci sa fare. Certo, lo spazio per il miglioramento c'è, ma quello c'è sempre anche per gli autori consumati. Alla Marsilli non posso che fare i miei complimenti.

Anche l'idea di base della trama è piuttosto intrigante: riprende elementi prettamente fantascientifici che mi hanno ricordato capolavori del genere (come Fringe, per citarne solo uno) ed è stato bello notare come l'autrice sia stata in grado di gestirli. Di nuovo, non posso svelare molto, ma Ilaria Marsilli ha dimostrato di sapere cosa stava facendo. Non posso giudicare l'accuratezza scientifica perché non è proprio il mio campo, quindi non ho le conoscenze per farlo, ma da totale profana ho trovato ottimi gli espedienti narrativi usati.

In conclusione, quattro virgolette su cinque, tutte ben meritate!

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