mercoledì 17 maggio 2017

RECENSIONE | "Zucchero filato volante" di Fernando Camilleri

Buongiorno a tutti, lettrici e lettori! Bentornati sul blog per una nuova recensione: Zucchero filato volante di Fernando Camilleri, edito da Eretica Edizioni e finito nelle mie mani su richiesta dello stesso autore. Ecco cosa ne penso!


Zucchero filato volante
di Fernando Camilleri
Ed: Eretica Edizioni - 151 pagine
Ebook: 5.49 euro

Felice ha undici anni e un sogno: vuole diventare astronauta a ogni costo. Quasi sempre, però, i sognatori trovano degli ostacoli durante il loro cammino e quando Felice si imbatterà in un magico e bizzarro personaggio, sarà costretto a dover prendere la decisione più importante della propria vita. Attorno all’avventura del giovane undicenne, storia centrale del romanzo, orbitano le vicende di altre persone afflitte da problemi "terrestri", in una coinvolgente spirale di mistero e suspense, nella quale la fantascienza si mescola con la drammaticità della vita. Nella minuta mano sinistra, dita tozze e robuste stringevano il flauto. «Cosa stavi suonando?» chiese il giovane, simulando un tono amichevole. Il nano non rispose alla domanda. Felice realizzò che non era stata una buona idea quella di spingersi fin lì. Si guardò attorno e vide che non c’era alcun vialetto per giungere in quel punto del bosco, né tantomeno per fuggirne via.
Molto bello!

Voglio spendere prima di tutto due paroline sulla copertina: stupenda. Questo è uno di quei romanzi che non mi aspetto di trovare in libreria, ma su una bancarella durante una fiera, una sagra, una di quelle manifestazioni piene di gente che si raduna per una passione in comune, qualunque essa sia. La copertina di questo romanzo mi fa pensare a questo tipo di eventi, che io amo moltissimo e che non mi perderei per nulla al mondo, quindi suscita in me sensazioni molto piacevoli. Si dice "non giudicare un libro dalla copertina", ma sappiamo tutti che è inevitabile, quindi lo dico: la copertina di Zucchero filato volante è stupenda.

Parliamo ora del testo. La prima cosa che ho pensato, dopo le prime pagine, era di trovarmi davanti ad una fiaba moderna. Il genere della fiaba è tra i miei preferiti, amo molto questa tipologia di narrazione sia per bambini sia per adulti, perciò sono stata molto contenta e curiosa di andare avanti. La consapevolezza di avere davanti qualcosa a metà tra un fantasy e un thriller è arrivata solo in un secondo momento. Se per la prima manciata di pagine mi sono trovata davanti ad un inventario immaginifico degno del Fantabosco, procedendo con le pagine ho potuto notare un cambio di tono, che si trasforma per diventare molto cupo, quasi crudo.

Non voglio svelare particolari importanti della trama, ma posso dirvi che ci sono una serie di vittime. Vittime che, naturalmente, in un piccolo paesino di campagna fanno scalpore. Il modo in cui queste vittime vengono ritrovate viene raccontato con parole dirette, pur senza mai abbandonare del tutto il tono un po' "fiabesco". La location, che come vi ho detto è un tranquillo paese di campagna, mi piace particolarmente: mi ricorda casa mia, in un certo senso. Avete presente i videogiochi del professor Layton? Ecco, sembra uscito da uno di quelli, sembra quasi un disegno ad acquerello. Piacevole, familiare anche a chi non c'è mai stato. Anche qui sta la chiave del thriller, il motivo d'ansia del romanzo: perché le vittime, abitanti del paese, hanno tutte fatto qualcosa per cui vengono "punite".

Inaspettato è il personaggio di Felice: all'inizio, lo confesso, l'ho trovato un po' infantile per i suoi undici anni, ma con il passare delle pagine mi sono abituata alla sua presenza e alle sue peculiarità. Perciò non vi nascondo la mia sorpresa quando si scopre il punto fondamentale del personaggio. Riguardo le altre figure che popolano il romanzo, non posso che complimentarmi per il modo in cui sono stati gestiti. Non tutti sono stati caratterizzati allo stesso modo, alcuni lo sono di più ed altri di meno, ma sono tutte figure in un certo senso "fondamentali" nella rappresentazione di un paesino come Alerte.

Sposo in pieno la riflessione sulla natura e sul modo in cui la stiamo rendendo sempre più deperibile. Per usare una citazione a cui sono molto legata, la stiamo rendendo "burro spalmato su troppo pane", sottile, esile, un velo appena visibile. A livello del tutto personale sono molto legata alla natura e a quelle associazioni che si occupano di preservarla, anche se purtroppo non stiamo facendo i passi da gigante che vorrei. Nel mio piccolo mi impegno, ma sono spesso frustrata nei miei intenti. Ritrovare in queste pagine lo stesso messaggio che cerco io stessa di trasmettere mi ha fatta sentire bene, meno "sola" in quella che sembra una causa persa.

Voglio dare a questo libro quattro cuoricini su cinque, perché se è vero che fino ad ora ho fatto solo complimenti devo anche ammettere che l'autore ha sì un grande talento, ma c'è spazio per il miglioramento. Ciò detto, Camilleri ha una grandissima potenzialità che non vedo l'ora di veder svilupparsi con nuove trame e nuovi libri.

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